La visita
La visita
La visita è guidata e ha una durata dai 75 ai 90 minuti, secondo il numero dei partecipanti. Per chi non conosce l’italiano, attraverso un QR code, è possibile scaricare sul proprio cellulare un’audio guida in inglese, francese e tedesco, è quindi consigliato l’uso di cuffiette. Sono disponibili anche testi scritti in: olandese, spagnolo, russo, polacco, portoghese, ebraico, ungherese, cinese, lituano, tutto compreso nel prezzo del biglietto.
Su prenotazione i locali sono accessibili a persone con disabilità su carrozzina, non vedenti e sordi.
I nostri amici a 4 zampe sono ammessi purché al guinzaglio. Il divieto di accesso nei giardini pubblici, antistanti il nostro ingresso, si riferisce ai proprietari che vorrebbero far sostare i loro cani nel parco giochi per bambini, il divieto non è valido per coloro che li attraversano per recarsi a Narni Sotterranea.
Il percorso.
Il percorso guidato inizia dai sotterranei del complesso conventuale di Santa Maria Maggiore, oggi chiamato San Domenico, perché realizzato dai Padri Domenicani nel XIV secolo. La scoperta avvenuta nel 1979 ad opera di sei giovani speleologi del Gruppo UTEC di Narni è raccontata con un video immersivo nella prima sala.
Da essa si passa in una chiesa del XIII secolo, che conserva affreschi tra i più antichi della città. Sotto al pavimento vetrato è possibile ammirare i recenti ritrovamenti archeologici e con l’ausilio di una suggestiva ricostruzione virtuale, si possono comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l’antico luogo di culto dedicato all’Arcangelo Michele.
Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus. In questa sala, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare in maniera virtuale nel cunicolo dell’acquedotto romano della Formina.
Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Quest’ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.
La cella.
Una piccola cella adiacente, unica nel suo genere, documenta con segni graffiti sulle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti, uno dei quali ha voluto lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico massonici non ancora completamente decifrati. Una serie di casuali coincidenze ha portato a svelare un intricato mistero che si celava dietro quei simboli. Cliccando qui è disponibile uno studio per chi volesse approfondire il significato dei simboli.
I recenti scavi archeologici negli ambienti superiori hanno permesso di portare alla luce alcuni corpi, uno dei quali torna a raccontare la sua storia attraverso una suggestiva ricostruzione virtuale.
Tra gli ultimi ritrovamenti sono emersi una cripta del XII sec. e l’abside dell’antica chiesa di Santa Maria Maggiore, già cattedrale di Narni in epoca bizantina, della quale rimane anche un notevole resto del pavimento musivo policromo del VI secolo.