Per Narni Sotterranea, ormai conosciuta a livello internazionale, grazie all’impegno costante dei soci dell’Associazione Subterranea, il 2019 è un anno speciale. Sono trascorsi 40 anni da quel maggio 1979, quando tornarono alla luce le segrete dell’Inquisizione, grazie alle esplorazioni del Gruppo Speleologico Utec. Sono 25 anni dalla prima apertura al pubblico e 260 anni dalla reclusione di Giuseppe Andrea Lombardini, il prigioniero che lasciò i suoi graffiti nella ormai famosa prigione.
“Per festeggiare degnamente queste ricorrenze – spiegano dall’associazione -, sono state messe in campo una serie di iniziative, la più importante delle quali è l’apertura al pubblico di un nuovo spazio ipogeo, proprio nel cuore della città e per la precisione sotto piazza Garibaldi, un tempo chiamata piazza del Lago per la presenza di un grande bacino d’acqua, che con il tempo fu coperto da una grande volta in pietra squadrata. Proprio in questo suggestivo ambiente nasce NarniAdventures, un percorso ludico didattico alla scoperta dell’acqua, completamente finanziato dall’Associazione.
Narni è conosciuta nel mondo speleologico per essere stata sede di Speleonarnia 2015, il grande raduno che inondò con migliaia di speleologi il centro storico, per la rivista on line La Scintilena, creata da Andrea Scatolini, tra le più lette al mondo e per le ricerche nel suo sottosuolo urbano che diedero vita alla speleologia in cavità artificiali. Così Narni Sotterranea ha deciso di far conoscere al grande pubblico cosa fanno gli esploratori del buio. Ricostruzioni, foto, pannelli didascalici, concrezioni e una cascata d’acqua ma soprattutto l’esperienza di percorrere passaggi in quota su ponti tibetani, teleferiche, pareti di arrampicata in artificiale, in un ambiente con le caratteristiche tipiche di una grotta, in assoluta sicurezza.
Il fine principale – continua il comunicato di Narni Sotterranea -, è quello di veicolare al grande pubblico il messaggio che la speleologia è si divertimento e avventura ma anche e soprattutto ricerca, alla scoperta di nuove e sempre meno frequenti fonti di approvvigionamento idrico. Acqua buona da destinare al consumo umano e proprio a Narni, nella Gola del fiume Nera esiste, nei pressi del paese di Stifone, una delle più grandi sorgenti carsiche d’Italia, con circa 15 mc/sec. Il percorso, autorizzato dal Comune di Narni e dalla Soprintendenza, aprirà il prossimo 13 aprile.